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Saab J 35 F Draken
Modello: Hasegawa 1/48
Modellista: Giacomo Pacenti

Erano anni che desideravo avere nella mia collezione un Draken,precisamente dal giorno in cui , alcuni anni fa, ad un airshow a Klagenfurt, vidi una dimostrazione in volo di un dragone austriaco Vuoi per la particolarita’ delle sue linee e della pianta alare a doppio delta, vuoi per la dimo- strazione di potenza del suo motore con postbruciatore acceso mi innamorai di questo velivolo Poi la passione per il modellismo mi porto’ a realizzare i soliti Tomcat,Falcon,Eagle...

Il desiderio di costruirmi un Draken riaffioro’ dopo aver letto la recensione del set di dettaglio dell’Aires dedicato al kit dell’Hasegawa del J 35 F/J in scala 1/48 che comprende l’ abitacolo completo,il sedile eiettabile,i vani carrelli,gli aerofreni,il vano cannone,il postbruciatore e perfino i flaps da montare abbassati.Non mi restava che procurarmi il tutto e mettermi al lavoro. Dopo un attenta occhiata alle stampate del kit ed ad uno studio del set in resina e fotoincisioni dell’ Aires, coadiuvato da foto e documentazione adeguata trovata navigando sul web, armato di minitrapano,traforo,lime e limette,ho asportato dalla semifusoliera inferiore i pozzetti presenti nel kit e sostituiti con quelli in resina,ho poi aperto i vani per gli aerofreni ad il vano cannone potendo cosi’ aggiungere i pezzi del set.Fatto cio’ ho stuccato ,la dove neccessario,con colla ciano per poi passare alla levigatura e successiva reincisione dei pannelli inevitabilmente persi durante questa fase.Il passo successivo ha riguardato l’abitacolo :verniciato, ombreggiato e successivamente lumeggiato risulta veramente molto bello anche perche’ il set dell’Aires comprende un cruscotto con pannello in foto incisione e strumenti in acetato, cinture di sicurezza per il seggiolino e vari altri accessori Dopo aver.inserito il cockpit nella sua sede ho potuto chiudere le due semifusoliere e finire di montare l’aereo per poi passare alla delicata fase di stuccatura,lisciatura e preparazione del modello alla verniciatura.Girando su internet mi sono imbattuto in una recensione del Draken apparso nel 1998 durante una manife- stazione commemorativa che riportava un fantasmino bianco su una deriva completamente rossa.I grossi numeri di riconoscimento sulle ali erano stati rimossi ed i pannelli riverni- ciati mentre il resto del velivolo riportava il tradizionale schema mimetico in blu e verde per le su- perfici superiori e grigio e alluminio per le inferiori.Una volta terminato di colorare l’aereo, con i colori come da barattolino, ho ripassato ad aerografo tutte le linee di delimitazione dei pan- nelli con i colori scuriti per poi schiarli, insistendo sulle zone centrali degli stessi o sulle superfici piu’ esposte a logorio o calore,sempre ad aerografo a bassissima pressione e colore molto diluito, ripetendo l’operazione piu’ volte fino al raggiungimento di un effetto abbastanza realistico.Ottenuto cio’ ho steso su tutto il modello due mani di lucido Humbrol gloss- cote per poi passare alla posa delle decals ed ala fase di sporcatura con i colori ad olio.Per le superfici superiori ho usato oli tono su tono mentre per quelle inferiori ,per i carrelli e per tutti gli interni dei vani aperti ho usato il nero molto diluito.Ah dimenticavo!!! Non sapendo come fare per riprodurre con decal il fantasmino ,grazie ad una mascherina da me realizzata ho pensato di aerografarlo direttamente sulla deriva.Un paio di mani di opaco Humbrol matt cote ha sigillato il tutto.Ho poi montato l’armamento,la capottina ,la turbinetta e tutti i carrelli per poi finire con le coperture delle prese d’aria autocostruite.Non e’ certo un modello da primo premio ma vi assicu ro che, dato l’impegno richiesto e le difficolta’ incontrate,il risultato mi ha piu’ che soddisfatto

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